Scuole in scena. Il «Capitini» apre la rassegna

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19.04.05
La Nazione
Scuole in scena. Il «Capitini» apre la rassegna – Divina Vitale

Stasera al «Manzoni»
Scuole in scena. Il «Capitini» apre la rassegna

Le scuole medie superiori pistoiesi tornano sul palcoscenico. A inaugurare la rassegna saranno stasera (teatro « Manzoni», ore 21, ingresso 6 euro) gli attori dei laboratorio teatrale dell’istituto tecnico commerciale «Capitini» di Agliana (classi II A e II B Erica) guidati dallo scrittore milanese Giampaolo Spinato. Metteranno in scena Gli oggetti di alcuni fraintendimenti grandiosi, un testo dello stesso Spinato. Hanno collaborato Sara Greco e i docenti Alessandra Lucarelli e Gloria Potenti.
«Il titolo – spiega lo scrittore – si riferisce alle convenzioni che conosciamo, al rapporto che abbiamo con certi poteri, figure di prestigio come i familiari nonché ai condizionamenti che viviamo rispetto a queste figure e agli spazi trasformativi e creativi che avremmo a disposizione, se lo volessimo, per scaricare le tensioni accumulate».
In aprile gli aspiranti attori del «Capitini» hanno frequentato con passione gli incontri del laboratorio di scrittura teatrale che Spinato ha condotto nella scuola aglianese. Sono circa 10 anni che lo scrittore e drammaturgo milanese lavora su un progetto [Bartleby (dal nome del personaggio del celebre racconto di Melville) – Pratiche della scrittura e della lettura] che propone interventi culturali nell’area formativa (laboratori, corsi, seminari workshop, letture, conferenze), in quella artistica (spettacoli, produzioni, rassegne, mostre) e della comunicazione (incontri, dibattiti, convegni, anche on line). In particolare, nelle scuole il progetto si propone di stimolare la fantasia creativa degli studenti, guidandoli all’invenzione di storie da drammatizzare poi sul palcoscenico con lo scopo di avvicinare i più giovani al teatro, «luogo dove ancora le emozioni riescono ad esprimersi».
« E’ stata un’esperienza divertente – racconta lo studente Marco Colligiani – Ci hanno assegnato le parti e le abbiamo imparate a memoria, ma l’insieme della storia lo stiamo vedendo per la prima volta solo in questi ultimi due giorni di prove. Non abbiamo ancora capito il senso del titolo, che ci verrà svelato domani sera mezz’ora prima dello spettacolo. Io faccio la parte di un professore depresso, che ingurgita pillole e riflette sul mondo». «I ragazzi desideravano lavorare sull’aspetto teatrale – spiega Spinato – e gli ho proposto di adoperare miei materiali. Insieme abbiamo affrontato le grammatiche elementari del teatro: la fisicità, il personaggio, le storie, la biografia dei personaggi, fino al complesso linguaggio teatrale. Il materiale è molto eterogeneo e in scena c’è un gran numero di personaggi. Il risultato è molto sperimentale e poco convenzionale…. Gli allievi hanno reagito bene, erano entusiasti. Alla base del lavoro del laboratorio c’era lo studio della propria interiorità che poi diventa espressione esteriore. Al centro i giovani che tendono a riproporre gli stereotipi di genitori e nonni. E’ stata una ricerca sull’individualità che si confronta col sociale e con il potere».
In scena: Erica Jennifer Alvarez, Laura Batoli, Niccolò Bessi, Giulia Bruni, Marco Colligiani, Federico Lenzi, Maicol Mangialardi, Stefano Martino, Sonia Pagliai, Jessica Porzio, Marco Santini, Giada Spinetti, Valentina Zullo, Vanessa Malinconi, Sara Aloisio, Francesca Angiovini, Jessica Bartolomei, Irene Buchetti, Selene Magnolfi, Giulia Niccoli, Carlotta Pacini, Rosanna Passaro, Veronica Visconti.

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